Cos’è la vitamina D e perché misurarla:
La vitamina D, in particolare la forma 25-idrossivitamina D (25(OH)D), è fondamentale per l’assorbimento del calcio e il benessere delle ossa, per la funzione muscolare, per le difese immunitarie e per la prevenzione di alcune malattie croniche.
Una carenza può causare stanchezza, dolori muscolari, ossa fragili, osteoporosi o rachitismo nei bambini, oltre ad aumentare il rischio di infezioni o disturbi autoimmuni.
Come funziona il self-test per la vitamina D:
È un test rapido domiciliare che valuta se la concentrazione di vitamina D è sufficiente o carente. Non fornisce un valore numerico preciso ma un’indicazione qualitativa.
Si basa su un piccolo campione di sangue capillare e restituisce il risultato in circa 10-15 minuti.
Valori di riferimento indicativi:
Inferiore a 20 ng/mL → carenza
Tra 20 e 30 ng/mL → insufficienza
Tra 30 e 50 ng/mL → livello ottimale
Oltre 100 ng/mL → possibile eccesso o tossicità da sovradosaggio
Quando farlo:
Nei mesi con bassa esposizione solare (inverno e inizio primavera)
In caso di dieta povera di alimenti contenenti vitamina D o dieta vegana
In presenza di sintomi di carenza (stanchezza, dolori, fragilità ossea)
Durante gravidanza o allattamento
Se si assumono integratori e si vuole monitorare l’efficacia
Vantaggi:
Facile da utilizzare e non invasivo
Non richiede prescrizione medica
Fornisce indicazioni rapide sullo stato della vitamina D
Utile come screening preliminare prima di eventuali analisi cliniche
Limitazioni:
È un test qualitativo, non diagnostico in caso di risultato anomalo è consigliato un esame di laboratorio di conferma
Il risultato può essere influenzato da errori di campionamento, assunzione recente di integratori, stato infiammatorio o patologie renali/epatiche
